Cultura

La Storia

Saint-Nicolas : aperçu historique
A quoi bon des châteaux ? J’aime mieux des greniers.
Ce qui charme les yeux, ne remplit pas la bouche.
Avoir assez de pain ; voilà ce qui me touche !
(…) Si mes épis dorés ne faisaient ma richesse,
Je produirais alors mes titres de noblesse.
(…) Je trouve le repos au sommet des montagnes.
Et je cultive en paix mes fertiles campagnes.
Riche de mes moissons, je nourris mes enfants,
Et je fais vivre ailleurs des milliers d’habitants.

C’est ainsi que le poète Léon-Clément Gérard chantait, en 1862, la riante commune de Saint-Nicolas dans son ouvrage La Vallée d’Aoste sur la scène que le chanoine Perret et le duc de Bauffremont qualifièrent de poème national.

C’est une description agreste que le poète nous offre. Pas de grands monuments, pas de grands personnages – Jean-Baptiste Cerlogne n’était qu’à ses débuts et encore presque inconnu – pas de montagnes sublimes. Le regard de Gérard saisit, au contraire, l’aspect qui caractérise à son avis le pays : l’agriculture, et plus particulièrement la céréaliculture. Pour lui Saint-Nicolas est un immense grenier, une terre nourricière dont les moissons sont si abondantes qu’elles permettent aux habitants du pays d’y vivre, mais également d’exporter une grande quantité de grain.

La disposition favorable du territoire à l’agriculture est due à la présence des terrasses, modelées par la glaciation quaternaire, et des dépôts morainiques laissés par le retrait du glacier würmien, ainsi qu’à un ensoleillement exceptionnel. Ces conditions ont favorisé la diversification des cultures : vignoble en aval, prés et champs ensuite et pâturages en amont, notamment dans le vallon de Vertosan. Toutes ces circonstances ont également permis un peuplement précoce de la zone. L’homme la fréquentait pour la chasse ou y habitait probablement déjà au mésolithique ainsi qu’il s’est avéré dans une localité limitrophe, les pentes du Mont-Fallère, qui présente un site très semblable au nôtre au point de vue territorial et climatique. Il y était, sûrement, au néolithique puisque vers la fin du XIXe siècle, tout près de l’église, ont été découvertes des tombes à cistes, de type Chamblandes, d’où ont été extraits deux bracelets – un Pectunculus et un coquillage fossile – actuellement conservés au musée de l’Académie de Saint-Anselme. La présence romaine est presque certaine, quoiqu’elle ne soit pas directement attestée. Toutefois, la découverte des restes d’une maison rurale aux limites de la commune, à Vetan, semble bien le prouver.

Depuis lors, le territoire a dû être habité, mais un long silence s’étale sur tout le haut moyen âge.


Musei

Musée Gerbore

Il museo Gerbore si trova a Lyveroulaz (Saint-Nicolas) all’interno della “Maison de la Tôr”, un edificio storico (è già citato in un documento del 1768) ristrutturato dal Comune di Saint-Nicolas con il contributo di fondi europei; la struttura ospita da tempo immemorabile il forno per il pane e la latteria a servizio delle famiglie del villaggio. In una cornice architettonica tipica, è allestita mostra “L’epoca dei Pionieri” in cui sono presentate una cinquantina di macchine agricole degli anni ’50; al di là dell’aspetto tecnico, pure interessante, si vuole evidenziare l’impatto socio-economico causato dall’avvento del motore in campagna (la rivoluzione introdotta dalla motofalciatrice ne è l’esempio più emblematico)
in uno scenario alpinoLa meccanizzazione agricola

Centre Rene Willien

La sede del Centro è un antica costruzione del XVIII secolo, facente parte del nucleo del villaggio Fossaz-Dessus. Questo villaggio si sviluppa lungo la dorsale dei calanchi alla cui base scorre il torrente “Gaboé” La Costruzione, appartenente alla famiglia di Léon Domaine, costituisce un esempio della tipologia classica della casa rurale di montagna. Inserita fra le costruzioni e su di un terreno in pendenza, è stata strutturata su tre piani e mezzo, con l’asse di orientamento parallelo alle curve di livello : ciò rappresenta una costante dell’architettura del villaggio stesso. L’organizzazione spaziale si articola in una stalla (bòou) a piano terra, una cucina (mèison) e la camera da letto (tsambra) al primo piano e la grangia (pailler) nella parte alta.

Museo Cerlogne

Jean -Baptiste Cerlogne nasce il 26 marzo del 1826 a Cerlogne , villaggio di Saint-Nicolas, da una famiglia di contadini. Come tutti i suoi coetanei aiuta la famiglia nei lavori agricoli. All’età di 11 anni, emigra come spazzacamino a Marsiglia dove, in seguito, lavorerà come aiutante cuoco presso l’ “Hotel des Princes”. Dopo il suo rientro nel 1848, partecipa alla guerra d’indipendenza. Di ritorno dalla Prima guerra d’indipendenza dove era stato fatto prigioniero, Jean-Baptiste Cerlogne diventa cuoco presso il seminario Maggiore di Aosta e scopre tardiva la sua vocazione religiosa. Curato di campagna dopo alcuni anni di vicariato, nel 1878 gli viene assegnata la parrocchia di Champdepraz.
Dopo un lungo periodo trascorso nelle parrocchie del Piemonte, nel 1901 ritorna in Valle d’Aosta per diventare rettore di Vieyes, sopra Aymavilles. Nel 1909 si ritira nel Priorato di Saint-Pierre dove muore nel 1910.
Cantore della vita contadina, impareggiabile poeta dialettale, racconta anche la sua esperienza umana nella vita del piccolo spazzacamino e nelle tappe della vita. Dotato di spirito si occupa di dialettologia ed è un pioniere in questo campo. Ci lascia un piccolo grammatica e un dizionario che è il primo sul patois valdostano. La sua produzione letteraria è stata raccolta, studiata e valorizzata da Renato Willien, scrittore , uomo di teatro, fotografo, fondatore di questo museo.


La scuola

LA FONDAZIONE DELLE SCUOLE RURALI

Non sempre in passato le autorità si dimostrarono dedite a promuovere l’istruzione a favore del popolo. Le scuole in qualche modo doveva essere riservata ai nobili. Lo dimostra un documento del 26 luglio 1782 in cui l’Intendente Desgalois de la Tour scriveva al Ministro Joly de Fleury specificando quanto segue : “J’ai toujours trouvé qu’il convenait qu’il n’y en e-t point dans les villages. Un paysan qui sait lire et écrire quitte l’agriculture pour apprendre un métier ou pour devenir un praticien, ce qui est un gran mal. C’est un principe que je me suit fait et je suis parvenu à empêcher bien des établissement de cette nature.”

Ciononostante il livello culturale del popolo valdostano fu sempre molto alto grazie alle scuole rurali. Il numero di analfabeti era trascurabile rispetto a quello delle regioni limitrofe. Lo stesso Jean Baptiste Cerlogne nelle sue “Etapes de la vie” ci fa sapere della sua esperienza durante il servizio militare sotto l’armata piemontese “les Valdotains étaient bien vus et estimé des supérieurs et même un peu mieux respectés que leurs camarades piémontais, car c’étaient les Valdotains qui servaient à ceux – ci de secrétaires grace à l’instruction donnée chez eux de longue date”.

I meriti della nascita delle scuole di rurali e di villaggio sono dovute alle autorità ecclesiastiche locali che in molti casi soppressero le varie confraternite, ormai senza più funzioni reali, e utilizzarono i ricchi fondi per la fondazione di scuole. A volte invece la nascita di una di queste ultime avveniva grazie alle disposizioni testamentarie di alcuni curati della parrocchia di Saint Nicolas veri precursori in ambito regionale.

La Chiesa ebbe a cuore il problema dell’istruzione sin dal Concilio di Trento (1545-1563). Infatti in quella sede si ritenne che l’istruzione e in particolar modo l’insegnamento delle Sacre Scritture, fosse un ottimo sistema per radicare e diffondere ulteriormente la religione cattolica nel popolo al fine di combattere il protestantesimo che trovava nella vicina regione di Ginevra una forte e salda diffusione.

Chanoine René Ribitel di Ginevra, Arcidiacono di Aosta e titolare della Curia di Saint Nicolas, con il suo testamento del 17 luglio 1710, vincolò la somma di 1500 lire per instaurare la figura di un sotto vicario che si prendesse cura dell’educazione dei bambini della Parrocchia.

Alcuni anni dopo il Rev. Jean Baptiste Charles, curato di Avise, si interessò all’istruzione delle ragazze e fondò a sue spese nel 1729 le scuole dei villaggi di Runaz, Vedun, Charbonnière, e Cerellaz e nel 1734 quella del villaggio di Vens. Quest’ultimo villaggio all’epoca apparteneva alla giurisdizione dei Signori di Avise e venne annesso nel 1782 al comune di Saint Nicolas dalla Reale Delegazione.

Le piccole scuole dei nostri villaggi erano in origine dirette e controllate dai curati che tuttavia potevano insegnare solamente in quelle per maschi. Di qui il bisogno di istituire delle scuole femminili, anche col fine di preparare le future madri di famiglia all’educazione dei propri figli.

Nel caso delle scuole di Saint Nicolas, i maestri e le maestre erano scelti direttamente tra i residenti nei villaggi con la supervisione del curato che doveva verificarne il grado di istruzione, la moralità e le qualità religiose. Gli insegnanti erano retribuiti grazie a lasciti, interessi su rendite delle cappelle oppure grazie a fondi provenienti dalle confraternite.

La scuola si teneva di norma dal giorno di S Andrea (30 novembre), fino alla vigilia di Pasqua, questo per garantire nella parte rimanente dell’anno la preziosa manodopera degli alunni alle rispettive famiglie.

Le lezioni si svolgevano il più delle volte all’interno di stalle messe a disposizione di alcuni parrocchiani particolarmente zelanti, e gli alunni erano incaricati a turno di provvedere al rifornimento della legna necessaria a riscaldare gli ambienti.

Nel corso della prima metà del XIX secolo alcune scuole di paese iniziarono ad essere finanziate dal Comune come accadde a quella di Fossaz nel 1833. Infatti nel 1822 le “Royales Patentes” attribuirono ai comuni la gestione dell’insegnamento elementare. Locali per l’insegnamento e materiali didattici da quel momento furono a carico delle amministrazioni comunali.

Un documento del 1857 ci fa sapere che esistevano a Saint Nicolas sette scuole pubbliche :

Scuola per ragazze a Fossaz, stipendio L. 15. Maestra Domaine Marie
Scuola per ragazzi a Fossaz, stipendio L.60. Maestro Armand Maurice
Scuola per ragazzi a Vens, stipendio L. 52
Scuola per ragazze a Vens, stipendio L. 12
Scuola di Cerlogne, stipendio L. 44. Maestro Gadin Pierre
Scuola di Sarriod, stipendio L. 40
Scuola di Gerbore, Stipendio L.40

Esisteva inoltre un’altra scuola nel villaggio di Lyveroulaz, ma visto l’esiguo stipendio di L. 13, fu riunita a quella di Gratillon, gestita dalla Fabbrica della Chiesa che stipendiava un maestro per un totale di 55 L.
A partire dal 1882 venne istituita la scuola laica obbligatoria e si dovettero assumere maestri muniti di diploma di istruzione elementare.
Dopo la seconda guerra mondiale, molte scuole dei nostri villaggi vennero sovvenzionate dal comune o in alcuni casi dalle famiglie interessate ( scuole sussidiate).
A volte, gli insegnanti rimasti senza cattedra si recavano direttamente sulle principali piazze sede di mercato e si offrivano ai vari rappresentanti delle frazioni e contrattavano per poter insegnare nei loro villaggi.
La scuola statale fu istituita nel capoluogo attorno al 1947 e qualche anno dopo l’amministrazione comunale fece realizzare il primo edificio scolastico inaugurato nel 1955.

Fondazione della scuola del villaggio di Vens

Da un documento datato 18 maggio 1734 custodito presso la Chiesa Parrocchiale di Saint Nicolas si apprende che il defunto curato di Avise, Jean Baptiste Charles, nel suo testamento ricevuto da Thomas Albert notaio, il 26 settembre 1729, conferiva ogni potere ai curati di Sarre, Avise e Morgex, di disporre dei suoi beni. La somma disponibile era di 205 lire, di cui una parte sarebbe stata devoluta annualmente e perpetuamente per il salario di una maestra di scuola tenuta ed obbligata a insegnare le lettere e le altre virtù delle Scienze Cristiane alle ragazze del villaggio e Quartiere di Vens.

Un secondo documento datato 28 maggio 1765 costituisce un contratto contenente la fondazione di una scuola per ragazzi nel villaggio di Vens in seguito al testamento del 12 settembre 1764 del reverendo Jean Brice Thomasset di Saint-Nicolas.

La sede scolastica fu a lungo ricavata all’interno di un edificio che sorge al centro del villaggio, ospitante anche il forno e la latteria frazionali.

La scuola di questa frazione continuò a essere in funzione fino al 1975, quando venne assorbita da quella del capoluogo, vista la scarsa presenza di bambini da imputarsi anche al progressivo spopolamento del villaggio.

Fondazione della scuola di Fossaz

La fondazione di una scuola per ragazze nel villaggio di Fossaz avvenne con atto del 28 maggio 1765 come richiesto nel testamento del curato di Saint Nicolas Jean Brice Thomasset.

Da un documento datato 8 maggio 1833, si apprende che nella Parrocchia di Saint Nicolas esistevano tre scuole per ragazze e sei per ragazzi, tutte mantenute da fondazioni tranne quella di Fossaz retribuita dal Comune.

La scuola di Fossaz ospitava i ragazzi residenti nelle frazioni di Fossaz Dessous, Fossaz Dessus, Chaillod e Clavel.

Fondazione della scuola di Lyveroulaz

La fondazione della scuola venne sancita da un documento specifico datato 28 maggio 1765 che rispettava le volontà del curato di Saint Nicolas Jean Brice Thomasset espresse nel suo testamento del 1729, nel quale destinava la somma di lire 400 per la fondazione e il mantenimento di due scuole per le ragazze nei villaggi di Fossaz e Lyveroulaz.

Fondazione della scuola di Cerlogne

Un documento datato 24 luglio 1782 contiene una supplica della popolazione del villaggio di Cerlogne al Vescovo De Sales con richiesta di poter prelevare 24 lire annuali dai fondi della cappella di Cerlogne per stipendiare un maestro per l’istruzione della gioventù. La richiesta venne accordata.

Il primo a insegnare la grammatica a Saint Nicolas fu il padre dell’Abbé Cerlogne, Jean Michel, maestro a Cerlogne nella prima metà del XIX secolo. Presso questa scuola si recavano tutti i bambini del paese dai più piccoli ai più grandi. Lo stesso Jean Baptiste Cerlogne, nostro più grande poeta, tornò a frequentarla anche dopo aver svolto il servizio militare

Fondazione della scuola di Sarriod e Champretavy.

Con documento del 11 maggio 1768 si sancì la fondazione delle scuole di Sarriod e Champretavy (comune di Saint Pierre).

Scuola di Gratillon e Ferrère

Nel libretto denominato “le Clergé valdôtain et l’instruction publique” redatto dal vescovo di Aosta Mons. Joseph Auguste Duc, si apprende che gli abitanti di Gratillon e Ferrère chiesero e ottennero di poter usufruire dei fondi dell’elemosina della Domenica delle Palme al fine di provvedere all’istituzione di una scuola nel loro quartiere. La fondazione risale allo stesso periodo di quella del villaggio di Cerlogne (1782).

Dai conti della Confrérie du Saint-Esprit della Parrocchia di Saint Nicolas relativi agli anni dal 1840 al 1849, si apprende che la stessa provvedeva al finanziamento della scuola di Gratillon e Ferrère.

Dai conti della Parrocchia del 1858, si deduce invece che la scuola di Gratillon era finanziata da fondi parrocchiali.

Fondazione della scuola di Sarriod e Gerbore

Anche gli abitanti di Sarriod e Gerbore presentarono una richiesta alle autorità ecclesiastiche al fine di poter convertire alcuni beni dell’ “Aum” ne de Greum”in fondi per il salario di un maestro di scuola. La loro richiesta venne accordata. La fondazione è forse coeva di quella della scuola di Cerlogne avvenuta nel 1782.


La Chiesa

In aggiornamento


Centre d’Etudes

Link sito ufficiale

https://www.centre-etudes-francoprovencales.eu/